L’Antitrust chiude l’istruttoria sul gruppo Priceline Booking e mantiene in vita la parità tariffaria tra i distributori online. Una regola che non si applica ai pacchetti turistici, che diventano così prodotti competitivi rispetto all’acquisto dei servizi disaggregati. Vediamo perché…
Prendiamo spunto dal recente provvedimento dell’Autorità garante del mercato per dare la nostra interpretazione sull’argomento e offrire un altro punto di vista anche ai giornalisti che stanno scrivendo sull’argomento in maniera non troppo puntuale.
L’Antitrust, autorità garante del mercato, con un comunicato diffuso il 21 aprile ha informato di aver chiuso senza provvedimenti l’istruttoria nei confronti di Booking aperta per possibili limitazioni della concorrenza. L’argomento del contendere riguardava la cosidetta parity rate ovvero una condizione contrattuale che obbliga gli albergatori ad applicare la stessa tariffa a tutte le OTA (online travel agency) e anche direttamente sui siti degli hotel. Una norma contestata sia dagli albergatori sia dai consumatori che si ritengono danneggiati e limitati nella concorrenza.
L’Antitrust la pensa diversamente ed ha accettato gli impegni di Booking a limitare questa pratica, che tuttavia resta largamente utilizzata. Qui il comunicato dell’Agcm, qui il testo del provvedimento firmato dal presidente Pitruzzella.
Ma le cose stanno davvero così? Ovvero tutte le OTA hanno gli stessi prezzi degli hotel? E come rispiarmiare?
Nei tanti articoli scritti sull’argomento nessuno fa menzione dei pacchetti turistici, ovvero prodotti a cui i Tour operator lavorano con professionalità per sviluppare l’offerta turistica, impegnandosi a garantire qualità e servizi al viaggiatore, mettendoci la propria reputazione.
Ebbene gli hotel che un Tour operator propone nei propri pacchetti non sono soggetti alla parity rate (essendo il prezzo dell’hotel una componente nascosta e non scindibile dagli altri servizi) e vengono contrattualizzati con condizioni particolarmente favorevoli e più basse fino al 50% rispetto ai prezzi pubblici della OTA. Questo si traduce in un vantaggio economico – ed è questo il punto – che si rigira direttamente sui viaggiatori.
Per concludere possiamo suggerire al consumatore di acquistare un pacchetto turistico: avrà un servizio migliore, garanzie e un prezzo competitivo!
Stefano Iannucci,
presidente SOS Travel e direttore tecnico d’agenzia