Sono arrivati da tutto il mondo per partecipare a questa importante celebrazione. Leader europei, semplici cittadini, scuole e associazioni di partigiani. In questo momento (ore 15.00 del 27 gennaio 2015) a circa 60 km da Cracovia, sotto una leggera nevicata che ci riporta agli ultimi giorni dell’occupazione nazista, prende il via la celebrazione del 70° anniversario della liberazione di Auschwitz. Furono le truppe sovietiche nel 1945 a raggiungere per prima il campo di concentramento, liberandolo e svelando al mondo l’atrocità dell’Olocausto.
Alle 15.30 si svolgerà la cerimonia principale davanti alla Porta della Morte a Birkenau, alla presenza del Presidente della Repubblica polacca Bronisław Komorowski e rappresentanti dei principali paesi europei Interverranno anche alcuni sopravvissuti, tra i quali Halina Birenbaum, che, quando era solo una bambina fu costretta a subire la prigionia nei campi di Majdanek, Auschwitz, Ravensbrück e Neustadt-Glewe. Presente anche Kazimierz Albin, arrestato in Slovacchia, nel tentativo di raggiungere la Francia per arruolarsi nell’esercito polacco ed uno dei pochi ad essere fuggito da Auschwitz per poi arruolarsi come ufficiale della resistenza polacca e Roman Kent, Presidente del Comitato internazionale di Auschwitz.
Sarà poi proiettato il film-documentario “Auschwitz” e, dopo il saluto del Direttore del Museo memoriale Piotr M.A. Cywiński, a chiudere queste prime celebrazioni saranno preghiere ebraiche e cristiane, seguite da un momento di raccoglimento.
Alle 17.00 verrà reso omaggio alle vittime davanti al Memoriale a Birkenau da una delegazione di sopravvissuti, dai rappresentanti di varie delegazioni nazionali e dai rappresentanti del Museo memoriale.
SOS Travel organizza tutte le settimane visite guidate in italiano al campo di concentramento di Auschwitz, escursioni dal forte significato storico ed emotivo. Il 12 marzo 2015, in occasione della visita di oltre 200 studenti italiani, sarà organizzata una conferenza sulla liberazione del campo di concentramento e la figura storica di Irena Sendler, tra gli eroi del ghetto di Varsavia.