Ecco una serie di post sulla breve visita a Varsavia nel weekend di Ferragosto. Ricorrenza della Festa delle Forze Armate polacche, quest’anno 90° anniversario del Miracolo della Vistula. La città è addobbata a festa, bandiere in ogni luogo, perfino sui mezzi pubblici. Tante famiglie e ragazzi venuti nella capitale da tutta la Polonia approfittano della festività del Ferragosto. Anche in questo caso scrivo sul treno in direzione Katowice, altra tappa del nostro viaggio. Questa volta non funziona l’aria condizionata, fuori sono 35 gradi e fa davvero caldo. Per fortuna ci intratteniamo nel vagone ristorante, questo finalmente climatizzato!
Visitare Varsavia è stato davvero interessante. La città unisce insieme diversi stili, frutto di periodi storici travagliati, dell’epoca comunista e della ricostruzione post II Guerra Mondiale. A questi si associano le recenti costruzioni e i grattacieli che proiettano la città in una dimensione moderna.
Solo visitando la capitale polacca si può comprendere fino in fondo la furia della guerra nazista. Ogni angolo riporta il visitatore nei giorni buoi del ’44 quando i cittadini di Varsavia diedero vita ad un’insurrezione contro l’oppressore tedesco. L’insurrezione è durata due mesi e si è conclusa con la completa distruzione della città. Solo per citare una dato, furono 800.000 i cittadini di Varsavia morti durante la guerra, su un totale di 1,3 milioni di abitanti. La città ricorda queste vittime con dignità e orgoglio. In ogni angolo ci sono lapidi e ceppi commemorativi firmati con lo stemma della rivolta a forma di ancora PW che sta per “Polska Walczy” (la Polonia combatte). Su Ulica Dluga, proprio di fronte alla cattedrale del Campo dell’Esercito Polacco è stato eretto il Monumento all’Insurrezione di Varsavia (Pomnik Powstania Warszawskiego).