Ottime notizie sul campo dell’economia per il grande paese dell’est Europa. L’anno 2009 sarà ricordato per la grave crisi economica che ha portato in recessione la totalità dei paesi europei, tranne una bella eccezione: la Polonia, capace di ottenere un lusinghiero +1,4% di crescita del proprio Prodotto Interno Lordo. Risultato che conferma l’ottima strada intrapresa dopo la caduta del blocco sovietico (1989).
I primi governi liberi all’inizio degli anni ‘90 hanno saputo introdurre una serie di riforme di stampo liberale, unite ad una massiccia liberalizzazione di aziende statali che hanno istaurato un regime di libero mercato. L’enorme mercato interno (ad oggi 38 milioni di abitanti), massicci investimenti dall’estero, che aumentavano man mano che il paese si avvicinava all’Unione Europa, hanno dato vita ad una crescita galoppante che ha fatto recuperare parte del divario con gli standard di vita europei.
Un piccolo rallentamento dell’economia nei primi anni 2000 è stato subito recuperato con la concretizzazione della Polonia nell’Unione Europea (2004) che ha saputo rivitalizzare l’economia del paese anche grazie all’intervento di cospicui fondi europei. Superata la crisi economica del 2009 l’economia polacca continua a correre, con rassicuranti previsioni di crescita per il 2010 e il 2011.
Le buone notizie non finiscono qua. Nel 2012 un grande evento internazionale come l’organizzazione degli europei di calcio (insieme all’Ucraina) darà un’ulteriore spinta al paese che si prepara all’entrata nella moneta unica prevista per il 2012 o 2013. Durante questi anni la moneta locale (lo Zloty) ha saputo resistere alle varie perturbazioni, rafforzandosi ulteriormente nel tempo, dando ottimi segnali favorevoli all’avvicendamento con l’euro.
A breve si parlerà della Polonia come una delle più potenti economie europee.
scritto con la collaborazione di Matteo Iannucci